Centro Culturale Italo Romeno
Milano

I monasteri della Bucovina

Nov 22, 2008

I monasteri della Bucovina

La Bucovina è una regione situata nel nord della Romania (Moldavia) il cui nome, risalente al 1774, significa ‘paese coperto da foreste di faggi‘. Famosa per i suoi bellissimi paesaggi, la Bucovina lo ancor più per i suoi monasteri affrescati costruiti nei secc. XV-XVI sotto i principi moldavi Stefano il Grande e suo figlio Petru Rares. Attualmente i monasteri della Bucovina sono posti sotto la protezione dell’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Monastero Bogdana
È il più vecchio monumento religioso costruito in pietra dell’intera Bucovina. Costruita nel 1360, al posto di un edificio religioso già esistente, la chiesa sembra sia stata fatta erigere da Bogdan I, il primo Reggente di Moldavia. Ci sono stati altri Reggenti che hanno contribuito all’ingrandimento della costruzione, per esempio Alexandru Lapusneanu (che ha aggiunto il portico nel 1559) e Stefano il Grande. Le pitture interne sono il risultato di strati sovrapposti di affreschi realizzati in periodi differenti. La chiesa accoglie le tombe della famiglia di Musat, la prima famiglia di Reggenti in Moldavia.
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Monastero Arbore

Il monastero di Arbore è stato costruito fra il due aprile ed il il ventinove agosto 1503 da Luca Arbore.Esso è stato concepito come la cappella della corte del latifondista e come luogo di sepoltura della sua famiglia. La chiesa ha una struttura rettangolare e non ha torre campanaria,(soltanto le chiese dei principi avevano il privilegio di possedere una torre campanaria). Le pitture sono state realizzate in periodi successivi, nel 1541 da Dragos Coman e lo sfondo sul quale sono state realizzate è verde. Gli affreschi del monastero riprendono i temi classici: Il Giorno del Giudizio, l’ Assedio di Costantinopoli. La chiesa accoglie la tomba di Luca Arbore, il monumento funereo gotico più importante della Moldavia. La chiesa è un monumento protetto UNESCO.

Monastero Dragomirna

Il monastero di Dragomirna è stato costruito fra il 1602 e il 1609 dal futuro Vescovo di Moldavia, Anastasie Crimca. Fra il 1627 e il 1635, durante il regno di Miron Barnovschi, a causa dei frequenti assalti turchi, il monastero è stato rinforzato con mura e torrette di difesa che hanno contribuito alla realizzazione della fortezza cosi’ come si presenta oggi. La facciata di pietra bianca è circondata da uno spesso rudente sotto a una doppia fila di archi a pennacchio.Le finestre trilobate riflettono l’influenza dell’architettura gotica polacca.La torre campanaria, arricchita da motivi ornamentali geometrici e floreali attira la nostra attenzione.

Monastero Humor
Il monastero di Humor è stato costruito nel 1530 dal cancelliere Teodor Bubuiog. Nel 1535 la pittura murala è stata realizzata da Toma da Suceava, un pittore famoso in quel tempo, ed ha come motivo centrale l’ Assedio di Costantinopoli.Dominante é il colore rosso-mattone. Nel 1641 il Reggente Vasile Lupu ha aggiunto la cella campanaria.Il Monastero Humor ospita una collezione importante d’icone che risalgono al sedicesimo secolo. L’edificio è un monumento protetto dall’Unesco.

Monastero Moldovita
Il monastero di Moldovita è stato costruito fra 1402 e il 1410 da Alexander il Buono. All’inizio del sedicesimo secolo il monastero è caduto a causa di uno smottamento. Nel 1532 il reggente Petru Rares ha costruito un nuovo monastero a una distanza di 500 m piu’ a sud di quello vecchio. Il Reggente lo ha fatto circondare con torrette e forti mura di protezione. La pittura esterna è stata realizzata nel 1537 da Toma da Suceava. Sulla parete sud possiamo ammirare L’Assedio di Costantinopoli,l’Albero di Gesù, un gruppo di alcuni famosi filosofi antichi. Il monastero di Moldovita ospita un museo importante in cui fa bella mostra Il Golden Apple,un premio consegnato dall’Associazione Internazionale dei Giornalisti a tutti e cinque i monasteri moldavi come riconoscimento per il valore artistico e culturale degli affreschi sulle pareti esterne. Il monastero di Moldovita è un monumento protetto Unesco.

Monastero Putna

Il monastero di Putna fu il primo monastero costruito dal reggente Stefano il Grande. La costruzione è avvenuta fra il 1466 e il 1469. Nel 1481 il monastero è stato fortificato (sono state aggiunte le mura di difesa e la Torretta del Cancello). Nel 1484 è stato danneggiato da un incendio ma nel 1498 Stefano il Grande ha finanziato il ripristino. Distrutta durante l’assalto nel 1653, la chiesa del monastero è stata ricostruita fra il 1654 e il 1662 durante la reggenza di Vasile Lupu, Gheorghe Stefano ed Eustratie Dabija. L’unica costruzione rimasta del periodo di Stefano il Grande è la Torre degli Scambi. La chiesa ospita la tomba di Stefano il Grande, quelle delle sue due mogli: Maria Voichita e Maria de Mangop ed anche quelle dei suoi discendenti fino a Petru Rares. L’icona portata da Costantinopoli da Maria de Mangop è considerata miracolosa. Il museo del monastero ha una collezione ampia di manoscritti e libri religiosi, icone ed oggetti religiosi.

Monastero Sucevita

Descrizione: il monastero di Sucevita è stato fondato da Gheoghe Movila, véscovo di Moldavia fra il 1581 e il 1584. Più tardi, suo fratello, Ieremia Movila ha fortificato il monastero aggiungendo le mura di difesa e le torrette. Gli affreschi sono stati realizzati da due pittori, Ioan e Sofronie fra il 1595 e il 1596. La pittura esterna ha come colore dominante il verde scuro. Sulla parete a nord è descritta la Scala delle Virtù, che simbolizza la lotta fra il bene e il male; sulla parete sud compare l’Albero della Vita. Il monastero di Sucevita è il luogo di sepoltura della famiglia di Movila. Il museo del monastero è di grande valore ed espone tra l’altro, alcuni ricami realizzati con fili d’oro e d’argento, fili di seta e perle che risalgono al quindicesimo o sedicesimo secolo. I più importanti sono i ritratti di Ieremia e di Simion Movila e un epitaffio ricamato con perle. Il monastero di Sucevita è uno dei cinque monasteri che hanno ricevuto il premio Golden Apple dall’Associazione Giornalisti Internazionali per l’alto valore storico.

Monastero Voronet

Descrizione: Il monastero di Voronet è stato costruito soltanto in 3 mesi e 3 settimane nel 1488, dal reggente Stefano il Grande. Nel 1547, sotto il controllo del véscovo metropolitano Grigore Rosca, è stato aggiunto il portico. La pittura interna è stata realizzata fra il 1535 e il 1543, ma la fama internazionale del monastero è dovuta alla pittura esterna realizzata nel 1547. Voronet è considerato come ‘la Cappella Sistina dell’est’ ciò è dovuto ai magnifici affreschi, particolarmente quelli sulla parete occidentale, dove è rappresentato Il Giudizio Universale. ‘L’azzurro di Voronet’ è stato aggiunto al lessico del mondo dell’arte accanto ai colori come ‘colore rosso Tiziano’ di Rubens e “Verde Veronese’. La torre campanaria ha due campane che sono state donate al monastero da Stephen il Grande, e quando vengono suonate esse sembrano chiamare il nome del fondatore. Il monastero accoglie la tomba di Grigore Rosca, il véscovo metropolitano e quella di San Pio Daniil l’eremita. Il monastero di Voronet è un monumento protetto dell’Unesco.

Monastero Probota
il monastero di Probota in un primo tempo è stato costruito da Stefano I Musat e successivamente ricostruito da Stefano il Grande. Nel 1465 Stefano il Grande ha qui sepolto sua madre Oltea, e sua moglie Evdochia di Kiev, nel 1467. Nel 1530, il reggente Petru Rares ha costruito una nuova chiesa sulle rovine di quella vecchia, conosciuta come ‘della radura’. Il monastero è stato fortificato nel 1550 ed è divenuto il luogo di riposo del reggente Petru Rares e della sua famiglia. Gli affreschi risalgono al 1532, la rappresentazione dell’Apocalisse è particolarmente suggestiva. Il monastero ha una collezione importante d’icone che risalgono al sedicesimo/diciassettesimo secolo. Il monastero di Probota fu un importante centro culturale . Qui infatti furono educati uomini famosi come: Dosoftei, Grigore Rosca e Gheorghe Movila.

Monastero Rasca

Il monastero di Rasca è stato costruito nel 1542 da Petru Rares ed è stato affrescato nel 1552 dal pittore greco Stramatello Cotronas.

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