Centro Culturale Italo Romeno
Milano

Armando Santarelli: un commento a “Storia della mia vita” di Maria Regina di Romania   (I)

Qui tratteremo delle memorie di Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, l’appassionante Storia della mia vita. L’opera originale, The story of my life, fu pubblicata contemporaneamente a Londra e a New York nel 1934; tradotta in italiano dal giornalista e scrittore Mario Borsa, apparve per i tipi di Mondadori in due tomi: il primo, Storia della mia vita, nel 1936, e il secondo, Il mio diario di guerra, nel 1938. È indiscutibile merito di Rediviva Edizioni aver riproposto questa affascinante testimonianza di una vita ricca di trionfi, tragedie, sconfitte cocenti e vittorie esaltanti, una vita drammatica e irripetibile.

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In uscita presso Rediviva: Maria di Romania “La storia della mia vita”

    […] Parlerò di me in rapporto alla Romania; la Romania e io, o io e la Romania, il che è poi la stessa cosa. E abbiate pazienza se troverete molti pensieri, molte deduzioni e conclusioni alternate con i fatti che dovrò narrare. Ma la mia vita è stata così lunga e così piena di avvenimenti che ho appreso molte lezioni e mi sono creata, valga quel che valga, una mia filosofia.

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Luminita Țăranu. Itineraria, Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino

Si intitola “ITINERARIA” la mostra personale di arti visive che Luminita Taranu, romena di nascita e italiana di adozione, inaugura il 30 settembre, ore 18.00, presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino. Allestita dall’architetto Pietro Bagli Pennacchiotti, l’esposizione, che rimarrà aperta fino al 23 ottobre, è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia e dall’Accademia di Romania in Roma. Luminita Taranu presenta nello spazio del Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino una selezione di 34 opere sul concetto del tempo attraverso la memoria soggettiva e la memoria oggettiva, filo connettivo tra l’antico e il contemporaneo, da anni al centro della sua ricerca.

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Domenica 16 ottobre 2022. Autunno arcorese con la pianista romena Sinziana Mircea, Villa Borromeo D’Adda

Nell’ambito della rassegna culturale Autunno Arcorese, il Centro Culturale Italo Romeno con il sostegno del Comune di Arcore – Assessorato alla Cultura e in collaborazione con GRASP Milano – Global Romanian Society of Young Professionals hanno il piacere di invitarvi domenica 16 ottobre 2022 al concerto di pianoforte dell’artista Sinziana Mircea. L’appuntamento si svolgerà nella bellissima cornice di Villa Borromeo D’Adda di Arcore dalle ore 16 30.

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La Milano va fi amplasată o placă comemorativă în amintirea marii soprane Hariclea Darclée (1860-1939), prima Tosca din istoria operei de G. Puccini

Consiliul Primăriei Municipiului Milano în cadrul proiectului “Milano è Memoria” a răspuns favorabil la inițiativa venită din partea Centrului Cultural Italo Român, privind amplasarea unei plăci comemorative în capitala lombardă, în amintirea marii soprane Hariclea Darclée (1860-1939), care avea să trăiască o mare parte a vieții ei în Italia.  Numită de-a lungul timpului, de presa naţională şi internaţională, drept ”privighetoarea Carpaţilor”, Haricleea Darclée a dominat scena lirică mondială vreme de trei decenii, la sfârșitul secolului al XIX-lea și începutul secolului XX, fiind considerată, “cea mai mare soprană a lumii timp de 25 de ani” , cum este menționată în Enciclopedia dello Spettacolo).

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UNA LINGUA E-ROMENA? di Armando Santarelli

ogliamo davvero impoverire la lingua che Norman Manea, nell’esilio statunitense, non volle mai abbandonare, perché rappresentò sempre, per lui, uno strumento di salvezza, «il rifugio infantile della sopravvivenza?»
La lingua che invece Cioran lasciò a favore del francese, ma rimpiangendola – come leggiamo nei Cahiers 1957-1972 – così: «La straordinaria lingua romena! Ogni volta che torno a immergermi in essa (o meglio, che ci penso, perché, ahimè, non la uso più), ho la sensazione di aver commesso una criminale infedeltà a distaccarmene. La sua facoltà di dare a ogni parola una sfumatura di intimità, di farne un diminutivo; un addolcimento di cui beneficia persino la morte: morţişoara… C’è stato un tempo nel quale in questo fenomeno non vedevo che una tendenza a sminuire, svilire, degradare. Ora invece mi sembra un segno di ricchezza, un bisogno di conferire a ogni cosa un “supplemento d’anima”».

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Leggere è un rischio

La solitudine, il silenzio… quante persone, oggi, aspirano a possedere questi tesori! Tesori, certo, preziose condizioni esistenziali di cui la maggior parte della popolazione mondiale non può godere.
Tuttavia, possiamo almeno puntare al possibile, a ciò che, nonostante tutto, rimane ancora in nostro potere.
Solitudine? Sì, una relativa solitudine si può attingere, perché nessuno ci impedisce, nel tempo libero, di rimanere tranquilli nella nostra stanza, spegnere il cellulare e dedicarci ai nostri hobby, o alla meditazione, alla preghiera, alla lettura.

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O apariție de excepție la Editura Rediviva din Milano: publicarea în limba italiană a volumului “De la romani la români. Pledoarie pentru latinitate” de Ioan Aurel Pop

Colecția “Culturi și civilizații” a editurii Rediviva din Milano își îmbogățește catalogul cu o nouă publicație de excepție: “De la romani la români. Pledoarie pentru latinitate” [Dai romani ai romeni. Elogio della latinità] de Ioan Aurel Pop, istoric, profesor și președinte al Academiei Române, menită să contribuie la cunoașterea istoriei și culturii românești în Italia. 

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In uscita presso Rediviva: “Dai romani ai romeni. Elogio della latinità”, di Ioan Aurel Pop

La casa editrice Rediviva Edizioni è lieta di annunciare l’uscita del nuovo titolo della collana Culture e Civiltà: “DAI ROMANI AI ROMENI. ELOGIO DELLA LATINITA” (De la romani la români. Pledoarie pentru latinitate), di Ioan Aurel Pop, 360 p., nella traduzione di Ida Garzonio e Violeta Popescu. Il testo che gode della prefazione del Prof. Bruno Mazzoni, rappresenta il terzo volume dello storico e accademico Ioan Aurel Pop tradotto in italiano presso Rediviva Edizioni, dopo la pubblicazione delle opere: “L’identità romena”, 2019 [Identitatea românească] e Storia della Transilvania, 2018 [Istoria Transilvaniei], coautore insieme al Prof. Ioan Bolovan. Il presente progetto editoriale è stato sostenuto dal Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e verrà presentato nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, sabato 21 maggio 2022, ore 12 00.

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O nouă traducere a operei lui Liviu Rebreanu la editura Rediviva din Milano: romanul “Amândoi” (Tutti e due)

Editura Rediviva împreună cu Centrul Cultural Italo Român din Milano are plăcerea de a anunța publicarea în limba italiană a romanului “Amândoi” [Tutti e due] de Liviu Rebreanu, subintitulat Enigma unei crime, în traducerea lui Alessio Colarizi Graziani și Alinei Monica Turlea, volum inclus în colecția Quaderni romeni. Este al treilea volum din opera marelui scriitor Liviu Rebreanu care apare în colecția Caiete românești, după publicarea în 2017 a romanului Adam și Eva (Adamo ed Eva, traducere Davide Arrigoni) și Ciuleandra (La Ciuleandra, 2020,  traducere Alessio Colarizi Graziani și Alina Monica Țurlea)

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Nuova pubblicazione Rediviva: il romanzo “Tutti e due” di Liviu Rebreanu, Collana Quaderni romeni 2022

La casa editrice Rediviva di Milano è lieta di annunciare la pubblicazione del romanzo in lingua italiana “Tutti e due” [Amândoi] di Liviu Rebreanu, sottotitolato Enigma di un duplice omicidio, nella traduzione di Alessio Colarizi Graziani e Alina Monica Turlea, volume inserito nella collana Quaderni romeni,  

“Tutti e due”, pubblicato per la prima volta nel 1940 (Editura Socec, Bucarest), è l’ultimo sorprendente romanzo di Liviu Rebreanu, ambientato nella tranquilla e provinciale città di Pitești, e rappresenta un vero affresco sociale e analitico dell’epoca.

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Un numero di 54 partecipazioni dalla Romania e 12 premi ottenuti alla 31^ Edizione del Premio Internazionale “Centro Giovani e Poesia-Triuggio”

 Nel 2022, la 31/a edizione del prestigioso Premio Internazionale “Giovani e Poesia”, organizzato dall’omonimo Centro di Triuggio (MB), porta parecchi riconoscimenti ai giovani della Romania. Quest’anno, all’iniziativa hanno aderito 564 autori con un totale di 610 composizioni, provenienti da Bulgaria, Romania, Moldova, Marocco, Macedonia del Nord, Albania, Bangladesh, Ucraina, Benin, Nigeria, Croazia, Egitto, Cina, Senegal, Pakistan, Germania, Russia e Vietnam.

Nato nel 1991 come obiettivo del Centro Giovani e Poesia di Triuggio, fondato dal poeta Alessandro Villa, questo concorso internazionale si svolge con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Triuggio, della Regione Lombardia, della Provincia Monza e Brianza, nonché di altre istituzioni e testate giornalistiche. Un importante sostenitore dell’iniziativa è il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, diretto dalla prof.ssa Violeta Popescu, che da oltre un decennio sostiene il concorso “Giovani e Poesia – Triuggio”, facilitando i contatti con le scuole di Romania e Moldova desiderose di aderire all’iniziativa.

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ACADEMIA ROMÂNĂ – 156 anni dalla fondazione

L’Accademia aveva manifestato la vocazione della Romania unifi­cata prima ancora che questa esistesse come stato nazionale unitario. Il progetto nazionale è stato alla base dell’Accademia Romena nel XIX secolo, quando i suoi padri fondatori unificarono il Paese prima sotto l’aspetto culturale, offrendo all’élite romena un modello d’inte­grazione politica e territoriale.

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Una campagna online per promuovere la letteratura romena in Italia

Mossa dall’intento di avvicinare gli scrittori romeni al pubblico italiano e dall’idea che a partire dal 2022, il 15 febbraio, si celebra la Giornata nazionale della lettura, l’Accademia di Romania di Roma, in partenariato con l’ AIR – Associazione Italiana di Romenistica e le case editrici: Besa Muci Editore (Nardò), Castelvecchi Editore, Criterion Editore, Elliot Edizioni, Edizioni Mediterranee, Il Cerchio Edizioni, Sandro Tetti Editore e Voland Edizioni (Roma), FVE Editori, Il Saggiatore, Mimesis Edizioni e Rediviva Edizioni, (Milano), Spider & Fish (Firenze), La Scuola di Pitagora (Napoli), Gilgamesh Edizioni (Mantova) e Neo Edizioni (Castel di Sangro – Aquila), presenta il progetto „IL LIBRO DEL WEEK-END”, una campagna online per promuovere gli scrittori romeni tradotti e pubblicati presso le case editrici italiane nel periodo 2019-2022. Media Partner: TVR Internațional, Radio România Cultural, Radio Romania Internazionale, Observator Cultural, Bookhub, Literomania, Agenția de Carte, la rivista online Orizonti Culturali Italo-Romeni, Roma Multietnica e Più Culture.

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Rediviva Edizioni. Aura Christi ”Il genio del cuore”. Milano, 2019

 “Il genio del cuore”, traduzione dal romeno di Maria Floarea Pop è il quarto titolo di Aura Christi ad essere tradotto in italiano, un titolo dall’eco nietzscheano. In effetti, del grande filosofo vi è lo stile quasi aforistico e un soggia­cente riferimento alle profondità della vita dove l’anima percepisce dolori abissali, ma, in questi abissi, trova an­che occasione di cogliere misteriosamente le primizie e le gioie sfolgoranti di luci e visioni. Solo il genio del cuore riesce a sollevarsi al di sopra del declino del particolare, per aprirsi alla gioia dell’essere. Con queste liriche auto­biografiche la poetessa segna tre tappe della vita che si articolano nell’esperienza di dialogo di dolore e amore per risolversi poi in una speciale gioia.

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In uscita presso Rediviva: “Umbre și lumini/Ombre e luci” di Lucia Ileana Pop

Rediviva edizioni annuncia l’uscita del secondo volume di versi di Lucia Ileana Pop: Umbre și lumini/Ombre e luci, edizione bilingue, collana Phoenix, 146 p, con la prefazione di Ingrid Beatrice Coman Prodan. Il volume è formato da 60 poesie in romeno e le loro rispettive traduzioni in italiano, precedute da una presentazione scritta dalla scrittrice Ingrid Beatrice Coman Prodan (nelle due lingue). Sono poesie su temi diversi, scritte la maggior parte al tempo della pandemia, avendo come sottofondo la preoccupazione per i diversi inconvenienti portati dalla situazione sanitaria, la ricerca delle cose positive che ci sono in ogni parte oscura della vita e la speranza in giorni migliori.

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La partecipazione dell’artista romena Lavinia Rotocol alla mostra collettiva dei vincitori – Biennale G. Scalvini

Prima Biennale d’Arte in omaggio al Maestro Scalvini a Villa Tittoni si aprirà domani 12 marzo 2022, ore 17 30, presso Villa Cusani di Desio, che accoglie da circa vent’anni la Donazione Museale Scalvini. La mostra riunisce in una mostra collettiva i vincitori della 1^ biennale: Novella Bellora, Aliona Cotorobai, Luigi Franco, Lavinia Rotocol e Elena Strada. La mostra rende omaggio a Giuseppe Scalvini, in occasione dei vent’anni dall’apertura stessa dello spazio permanente dedicato al maestro.

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Rămas bun maestrei de balet Loreta Alexandrescu, de la Accademia Teatro alla Scala din Milano

Loreta Alexandrescu s-a stins zilele trecute, în urma unei necurățătoare boli, lăsând un imens gol în inimile celor care au cunoscut-o, au lucrat s-au au colaborat cu ea de-a lungul anilor. “Loreta Alexandrescu lasă un gol imens în rândurile studenților, care au apreciat experiența, dăruira și sensibilitatea ei. Pentru colegii Academiei, ea va rămâne mereu în amintire, ca o persoană generoasă, zâmbitoare și strălucitoare, mereu atentă și gata să asculte. Drum bun, Loreta”, au transmis reprezentanții Academiei Teatro alla Scala, pe 17 februarie ziua în care a stins.

Câteva sute de persoane, studenți, profesori, prieteni, cunoștințe, membrii familiei, s-au reunit sâmbătă 19 februarie 2022 la Chiesa Santa Maria delle Grazie din Milano, să își ia ultimul rămas bun de la amatissima maestra di danza clasica (îndrăgita profesoară de balet clasic), cum au scris ziarele italiene. Zeci și sute de mesaje de condoleanțe au fost transmise pe canalele media, ziare, mesaje publice de la importante personalități artistice din Italia care au elogiat personalitatea, profesionalitatea și competența ei, maestra care “dăruia artă la fiecare cuvânt și mișcare” (Alexandra Celentano, coregrafă și balerină, Mediaset, Italia.

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Armando Santarelli. Defascinazione cioraniana (II)

A conclusione di queste brevi riflessioni, vorrei precisare che per chi scrive Cioran rimane uno scrittore straordinario. Mentre continuo a leggerlo con piacere e interesse, noto che oggi i piatti del romeno sono preferiti a quelli di molti letterati engagés, perché veloci e gustosi, ma anche sapidi e sazianti; a mio parere lo studio di Cioran su Tolstoj (La paura più antica, nella Caduta nel tempo) e il contributo sugli ebrei (Un popolo di solitari, nella Tentazione di esistere), non hanno rivali nella saggistica breve dedicata a questi temi.

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Placă memorială în amintirea scriitorului și diplomatului român Duiliu Zamfirescu la Roma

În 1885 va intra ca și funcționar la Ministerul de Externe, de unde este trimis apoi ca secretar de legație la Roma. Cu mici întreruperi, Duiliu Zamfirescu avea să locuiască aproape două decenii la Roma (cca. 1888-1905), unde și-a desfășurat activitatea diplomatică ca secretar în cadrul Legației Române și unde avea să se căsătorească în anul 1890 cu Henrietta Allievi, fiica unui senator italian.

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Armando Santarelli. Defascinazione cioraniana (I)

Primavera del 1997: sono a Milano, ospite dei Fratelli delle Scuole Cristiane dell’Istituto «Gonzaga» di Via Vitruvio. Ho una giornata libera, e dopo la colazione decido di entrare nella libreria sita accanto all’Istituto; do un’occhiata ai best seller del mese, poi mi dirigo verso lo scaffale degli Adelphi.

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A. Baconsky – Dante – Botticelli viaggio tra l’immagine e la parola

Coincidenza curiosa e inquietante: quella mattina aveva finito di correggere le bozze di un suo lavoro sulle illustrazioni di Sandro Botticelli alla Divina Commedia. Quanti – a quei tempi – non dico in Romania, ma in Italia conoscevano i disegni del Botticelli? La serie completa, che era di 92 tavole, ha subito nei secoli parecchie vicis-situdini e ora la parte più cospicua, 85 pergamene, si trova nel nuovo Kupferstichkabinett, che ha riunito le raccolte dei due Musei statali di Berlino e 7 pergamene (con 8 tavole) che provenivano dalla collezione della regina Cristina di Svezia, sono conservate alla Biblioteca Apostolica Vaticana.

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In uscita presso Rediviva: “Breve storia dei romeni”di Nicolae Iorga – prima edizione nel 1911

 In occasione del 150° anniversario della nascita di Nicolae Iorga (1871 – 1940), la casa editrice romena Rediviva Edizioni del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano propone la ripubblicazione del volume “Breve storia dei romeni – con speciale considerazione delle relazioni coll’Italia”, pubblicata nel 1911 in occasione delle festa del cinquantenario italiano, omaggio di un popolo fratello ed amico da parte della Lega Culturale dei Romeni – per celebrare il grande storico romeno, accademico e fondatore di importanti istituzioni culturali sia in Romania sia in Italia. Contemporanea adesso come nell’anno della pubblicazione dell’opera (1911), utile per la conoscenza e per la memoria adesso come allora, forza di unione in passato tra il popolo romeno e quello italiano mantenuta fino in presente da tanti punti di vista, economici, culturali, letterari e soprattutto linguistici.

  Conoscere l’opera di Iorga sui romeni – scrive nella prefazione George Gabriel BOLOGAN, ambasciatore di Romania in Italia –  con speciale considerazione delle relazioni con l’Italia è un immergersi nella storia profonda di una nazione che più di qualunque altra è rimasta vicina al Bel Paese ed è l’unica al mondo che porta nella sua radice il nome di Roma, con una presenza di tante famiglie miste e di oltre un milione di persone che portano ogni giorno il loro contributo all’economia e alla vita sociale della loro seconda patria. 11 È un viaggio nella conoscenza dell’Europa, con un approfondimento della storia militare, politica, dell’architettura, della letteratura e della cultura nel suo senso più completo, riuscendo ad arricchire l’orizzonte della cultura generale da parte del lettore.

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Uno strega Est-Europeo

“Noi narratori dell’Europa orientale abbiamo sulle spalle uno zaino di storie che non sono state ancora raccontate”. Nessun dubbio, in proposito: ogni scrittore, in fondo, resta figlio del suo tempo e del suo Paese, di luoghi dove le storie del quotidiano esplodono in epifanie aurorali e magiche; e l’Europa dell’est, come hanno dimostrato in passato tutti gli scrittori di questa grande area geografica e culturale, è piena di luoghi e di storie ancestrali e misteriose, che spiegano o all’opposto si rivelano in contraddizione con ciò che si è oggi, e proprio per questo rivestono un interesse (oltre che una piacevolezza) eccezionale.

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 SULLE  ORME  DEGLI  DEI di Armando Santarelli

Dopo aver parlato tanto di Romania, torno con questo articolo all’altro mio amore, che ha preceduto quello per la patria di Eminescu: la Grecia. Della Grecia ho scritto poco (Monte Athos a parte) e tuttora mi chiedo perché. Credo di poter dare una prima risposta; il mio amore per la Romania è più fisiologico, carnale, terreno, legato a una natura forte e rigogliosa, che chiede di essere percorsa con emozione e un filo di inquietudine. E’ dunque un amore più immediato, più facile da raccontare, perché si nutre dei colori delle stagioni, di montagne e forre boscose, di pareti a strapiombo che precipitano nel letto di fiumi e torrenti; e poi, nella stessa misura, dei canti e dei versi del dor e della jale, del vigore concettuale dei letterati romeni, di una spiritualità sensibile, della comprensione per le sofferenze di un popolo oppresso da una storia dolorosa.

L’amore per la Grecia è invece misterioso, quasi assurdo, perché lo hai dentro prima ancora di calcarne il suolo. Sai soltanto che ha a che fare con un periodo storico ben definito, con un mondo denso di conquiste culturali e sociali; ma queste sono rappresentazioni – rifletti – com’è possibile che io senta di amare così intensamente un luogo che conosco solo attraverso i libri? Domanda che non pare affatto retorica quando torni alle pagine di Hölderlin, che pur non essendo mai stato in Grecia voleva risuscitare nel mondo moderno il culto degli dei; o a quelle di Keats, che non conosceva né la Grecia né il greco, ma era affascinato dai miti e da tutto ciò che promanava dall’antica Ellade…  

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Ziua Limbii Române, sărbătorită prin lectură și muzică la Arcore, Italia

 Cu ocazia Zilei Limbii Române, Centrul Cultural Italo Român cu sprijinul Primăriei din Arcore [MB], a Departamentului de cultură, având colaborarea Asociației GRASP – Global Romanian Society of Young Professionals din Milano și a comunității ortodoxe române din oraș,  va organiza o serată culturală și muzicală, eveniment la care sunt invitați deopotrivă români și italieni.

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L’amore per la Romania di Patrick Leigh Fermor (VI)

Con la conoscenza della Moldavia, e di altre regioni romene, l’amore di Paddy per la Romania si consoliderà. I romeni non potranno che essere orgogliosi del fatto che siano state la Grecia e la Romania le terre che più hanno toccato il cuore del maggiore scrittore di viaggi del Novecento.

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Romania. Un viaggio tra parole e musica, evento in occasione della Giornata della Lingua Romena, Villa Borromeo D’Adda

In occasione della Giornata della Lingua Romena, il Centro Culturale Italo Romeno con il sostegno del Comune di Arcore – Assessorato alla Cultura e in collaborazione con GRASP Milano – Global Romanian Society of Young Professionals Milano e la Chiesa ortodossa romena di Arcore hanno il piacere di invitarvi martedi 31 agosto 2021, dalle ore 19 45 alle 21 00  ad un incontro letterrario e musicale.

L’appuntamento che si svolgerà nella bellissima cornice di Villa Borromeo D’Adda di Arcore (MB) vedrà la partecipazione di Mariana PREDA (Amsterdam) con un recital al Flauto di Pan [Romanian Rhapsody no.1 (arrangement) – George Enescu, Childhood memories – C’era uno Volta nel West — Tema d’amore-Gabriel’s Oboe – Ennio Morricone, Quattro Divertimenti per flauto op. 127 – Paolo Miccio Lo Monaco, Romanian Folk Suite – Grigoras Dinicu/Bela Bartok].

Interverranno:

Ida GARZONIO: Romania negli anni’60. Momenti e ricordi in fotografia; Violeta POPESCU: Lingua romena – lingua neolatina. “Si dice romeno o rumeno?”; Cristina SERBAN – GRASP Milano: I vincitori della prima edizione del Concorso letterario e di disegno rivolto ai bambini e ragazzi romeni nati in Italia – bando avviato nel mese di giugno 2021 per iniziativa dell’associazione GRASP Milano – Global Romanian Society of Young Professionals con il sostegno da parte di Digi Mobil Italia.

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L’amore per la Romania di Patrick Leigh Fermor (V)

Il romeno è ricco di parole che esprimono sfumature di tristezza; il lungo, trascinato monosillabo dor indica un’infelicità vaga, ansiosa, non focalizzata, una generica nostalgia (ma può anche assumere il significato specifico di desiderio amoroso frustrato): ‘Mi e dor’, ‘Ho dor’, cioè ‘Mi struggo’, senza alcun oggetto o motivo esplicito, è un’espressione che si trova spesso sulla bocca dei contadini. Un’altra parola, che ho sempre ritenuto la migliore per indicare un irreparabile abbattimento è zbucium; la depressione moldovalacca si condensa nell’assoluto sconforto di questo spondeo disperato: Mi e zbucium…”.

Paddy sa bene che la malinconia delle steppe, la nostalgia e la sehnsucht dei luoghi aperti non appartengono solo alla Romania; e tuttavia pensa che il sentimento espresso da parole come dor e zbucium, come pure dalle doine, sia tipicamente romeno. Innamorato di quelle nenie, di cui ha già parlato, ne ribadisce l’incanto: “La doină è un’emanazione dei campi, dei villaggi, delle pianure, infinitamente lenta e con lunghe pause e melodie inafferrabili, di una bellezza incantevole (…) Ci si ferma, si ascolta e si capisce come solo le scansioni e l’ordine imposti da queste trenodie rendano sopportabile l’incombente consapevolezza che tutte le cose che spezzano il cuore sono qui, e che tutte sono vane”.

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In memoriam: Vasile Lechințan (12 ianuarie 1949 – 9 iulie 2021)

Dl. Vasile Lechințan s-a transformat în acei ani la Centru în colegul nostru “la distanță” cum astăzi este mai modern spus, la distanță chiar dacă drumul de la Cluj la Sf. Gheorghe nu beneficia de un mijloc de transport de viteză. Dacă nu era prezent fizic, cu siguranță îl auzeam la telefon, participa cu sufletul la orice activitate care se contura în acel spațiu vital românesc, care a supraviețuit și va supraviețui pe seama doar a solidarității, a curajului și a demnității celor care simt asta. În tot acest parcurs, Vasile Lechințan era colegul, prietenul și susținătorul nostru. Tenacitatea și bunul simț sunt calități pe care le-am apreciat și recunoscut îndeosebi în situații de cumpănă.

Munca de cercetare în spiritul adevărului, dezvăluie și latura activă a istoricului Vasile Lechintan în a face cunoscute erori de ordin istoric la adresa și în defavoarea românilor, erori perpetuate în spațiul public, pe care doar cei cunoscători le pot sesiza prin apelul la o justiție necesară. Astfel, dl. Vasile Lechințan cu forța condeiului care îl caracterizează și înarmat cu dovezi istorice, cu documente, aduce la cunoștința opiniei publice cazuri grave din Transilvania unde s-au perpetuat false idei. După anul 2005 am cunoscut mai puțin activitatea de cercetare, lucru pe care am reușit să îl recuperez în momentul intrării si “întâlnirii” noastre pe rețele de socializare, și astfel să am acces din nou, la articolele sale publicate în diferite reviste, ziare, cum sunt cele din Condeiul Ardelean, publicație bilunară de cultură și istorie din Sf. Gheorghe.

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L’amore per la Romania di Patrick Leigh Fermor (III)

Percorse altre miglia incontrando solo mandrie e carri trainati da robusti cavalli, dinanzi ai viaggiatori compare il gigantesco massiccio dei Carpazi, “che scalava il cielo sollevandosi come un’onda”. Più precisamente, sono i Monti Făgăraş, la selvaggia regione dei valacchi e dei peceneghi delle antiche cronache, luogo dove abbondano orsi e lupi. Arrivati nella città di Făgăraş, gli amici si rendono conto che i tempi della fuga si sono allungati pericolosamente, in particolare per Angéla. Invertendo la rotta, un meraviglioso paesaggio si offre alla vista: “Sulla sinistra, l’enorme massa dei monti si ergeva in un susseguirsi di ripide pieghe. Burroni alberati incidevano le alture pedemontane, mentre i versanti più alti erano fasciati di scure foreste da cui emergeva la roccia nuda, in una confusione di gobbe e picchi frastagliati. Lassù in cima, come sapevamo, una miriade di laghi e laghetti occhieggiavano verso il cielo…”. Sembra di essere dinanzi ad un dipinto, e ciò non deve stupire: Fermor fu anche un discreto pittore, e del pittore ha il senso delle forme, dei giochi di luce, del valore di uno scorcio o di un dettaglio.

Più avanti, seguendo per alcune miglia il corso del fiume Olt, due siti si impongono all’attenzione: i resti diroccati di Cârţa, la più antica costruzione gotica della Transilvania, abbazia cistercense del XIII secolo che Mattia Corvino soppresse a causa dell’immoralità dei monaci; e il campo di battaglia in cui Michele il Valoroso aveva sconfitto l’esercito del cardinale Andrea Báthory, principe di Transilvania, la cui testa fu offerta al vincitore da alcuni siculi.

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Mezzo millennio di lingua romena. “La lettera di Neacșu di Câmpulung” 1521

La storia del primo documento in lingua romena, vecchio di 500 anni e conservato fino ai giorni nostri, inizia per caso, come tutte le storie belle, sorprendenti, che ti cambiano il corso della storia per sempre. Il documento originale venne conservato, dal suo ritrovamento fino ad oggi, nell’Archivio Nazionale della Romania del comune di Brasov, situato nella regione storica Transilvania che costituisce la parte centrale ed occidentale della odierna Romania. Quindi se vogliamo vederla da vicino per la sua unicità oppure consultarla in formato elettronico tramite questa organizzazione che mette a disposizione del pubblico una ricca raccolta di documenti medievali anteriori all’anno 1600, basta cercare la “Collezione di documenti Stenner – Serie 1 Slavo Romena numero 472”.

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L’amore per la Romania di Patrick Leigh Fermor (II)

Dopo il solstizio d’estate, la meravigliosa campagna di Romania offre il meglio dei suoi tesori. Arrivano le pannocchie arrostite e le trote di montagna, le ciliegie, le fragole, le albicocche, gli squisiti meloni e i lamponi. Il gusto piccante della paprika viene attenuato dal cetriolo tagliato in scaglie finissime e dal selz spruzzato nei bicchieri di vino dove galleggiano pezzetti di ghiaccio ricavati dalla neve invernale conservata in grotte sotterranee. I carri stridono sotto il peso delle albicocche, eppure gli alberi ne sono ancora carichi; i frutti sono messi a fermentare in grossi tini, l’odore dolciastro si spande ovunque, e già a mezzogiorno lo spirito distillato comincia ad abbattere, come un cecchino, un contadino dopo l’altro.

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Milano. Concurs de creație literară și desen dedicat Zilei Limbii Române

Concursul este dedicat copiilor și tinerilor români din Italia de la 0 -18 ani. Participanții  pot trimite creațiile lor în perioada 15 Iunie – 31 Iulie. Participarea este gratuită! Cu ocazia Zilei Limbii Române care se sărbătorește în fiecare an pe 31 august (instituită prin Lege în anul 2013), GRASP Milano și Centro Culturale Italo -Romeno Milano în parteneriat cu Digi Mobil Italia lansează un concurs dedicat copiilor și tinerilor români din Italia cu vârsta între  0-18 ani pentru a sărbători legătura acestora cu limba română și pentru a promova talentul și creativitatea acestora.

Participarea este gratuită și participanții pot trimite până pe 31 Iulie, un desen sau un eseu de maxim 300 de cuvinte în limba română, pe una dintre cele trei teme le alegere propuse de organizatori, “Dorul de bunici” tema care își propune să evidențieze emoțiile copiilor legate de relația cu bunici și rudele care sunt departe de ei, “Limba română -tezaur” tema legată de importanța limbii române în a transmite valorile și tradițiile românești și “Pandemia COVID19 tema propusă pentru a da oportunitatea copiilor să  își exprime sentimentele legate de acest moment istoric pe care  îl trăim cu toții.
Creațiile artistice și literare vor fi selectate și evaluate de către juriu pe parcursul lunii august, iar în data de 31 iulie, cu ocazia sărbătoririi Zilei Mondiale a Limbii Române vor fi anunțați câștigătorii: se vor acorda câte trei premii (I, II, III) pentru fiecare secțiune a concursului (eseu și desen) pentru fiecare grupă de vârstă (până la 10 ani, de la 10 la 14 ani și de la 14 la 18 ani) plus un premiu special de popularitate care va fi acordat desenului care va primi cele mai multe aprecieri pe canalele de socializare GRASP Milano. Premiile vor consta în cărți, rechizite și voucher pentru participarea la cursuri de creație literară și artistică.

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L’amore per la Romania del più grande scrittore di viaggi del Novecento: Patrick Leigh Fermor [1]

Con questa pubblicazione si apre il riassunto-commento di Armando Santarelli – che avrà cadenza settimanale – a due eccezionali libri di viaggio, Fra i boschi e l’acqua e La strada interrotta, nei quali l’inglese Patrick Leigh Fermor, considerato il maggiore travel writer del Novecento, dedica alla Romania pagine straordinarie. E’ a questo scrittore che dobbiamo le indimenticabili parole che troviamo nel secondo dei libri citati: “Tutto ciò che aveva a che fare con la Romania iniziò a emanare un incanto contraddittorio e potente”.

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In uscita: “I confini dell’autofilosofia di Cioran” di Irina Turcanu, ed. Rediviva 2021

Il breve studio dedicato al pensiero di Emil Cioran intende proporre una lettura inedita della filosofia del pensatore romeno naturalizzato francese. Non più poeta, né filosofo, ma sulla scia dell’autofiction, genere letterario molto diffuso negli ultimi decenni, si cerca di cogliere gli elementi organici e biografici del pensiero cioraniano. Impossibile, dunque, fare astrazione della condizione di esule di Cioran. Cosa significa scrivere in un’altra lingua? In che modo una cultura diversa dalla propria incide sulla produzione di un pensatore? Se la condizione dell’esule, da un lato, svincola, attraverso lo sradicamento, dagli obblighi della tradizione, dall’altro spinge a una ricerca continua di uno spazio proprio, in cui piantare nuove radici. In Cioran questo spazio, questo terreno è rappresentato dalla lingua. Ma rinunciare a scrivere nella propria lingua madre, cosa produce? Di nuovo, quali libertà concede e quali forzature ne conseguono?

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Armando Santarelli: Il messaggio ecumenico del “Diario della felicità” di Nicolae Steinhardt, rivista Tendopoli – aprile 2021

Invito tutti a procurarsi questo testo, edito in Italia da Rediviva Edizioni. Nessuna teologia speculativa, nessuna dottrina astrusa o precettiva: solo la realtà, l’esempio di un’adesione convinta al messaggio di Cristo.
Perché “fare del bene è l’unico capitale di cui possiamo disporre ogni momento, ed è la regola più egoista, perché lei sola dà la tranquillità e la pace interiore”.

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Nicolae Dabija. Un uomo, un amico, uno scrittore – ricordi, testimonianze, omaggi

“È scomparso un grande letterato e tutta la letteratura piange la sua morte. È scomparso uno scrittore e l’Unione degli Scrittori piange la sua scomparsa. È scomparso un grande accademico, l’Accademia delle Scienze di Moldova e di Romania piange la sua scomparsa. È scomparso un grande uomo, l’intera umanità piange la sua scomparsa. Ma quando a morire non è solo uno scrittore, un accademico, un intellettuale, ma un uomo come Nicolae Dabija, piange l’intera comunità spirituale romena.” (l’incipit dell’elogio funebre dedicato a Nicolae Dabija da parte dell’amico Ioan Aurel Pop, Presidente dell’Academia Romena di Bucarest)

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Evento online: La ricezione del volume “Diario della felicità” di Nicu Steinhardt in Italia

Edizioni Rediviva di Milano organiza un nuovo appuntamento online: 23 aprilie 2021, ore 20 30 dedicato al libro di Steinhardt: “Diario della felicità” (ed. Rediviva, 2017).
Sono passati 30 anni dalla sua prima pubblicazione (ed. Dacia, 1991, a cura di Virgil Ciomos) essendo uno dei libri più letti in Romania che ha cambiato la vita di molti lettori, un libro che ha mostrato a tutti noi il vero significato della parola libertà. “Jurnalul fericirii” (Diario della felicità) è stato pubblicato in traduzione italiana (1995, ed. Il Mulino) poi anche in francese e spagnolo.
Si parlerà dell’impatto che questo libro ha sui lettori italiani insieme a scrittori e giornalisti: Armando SANTARELLI, Antonio BUOZII e Dario FERTILIO.

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La Quaresima – viaggio spirituale verso la Settimana Santa e la Resurrezione

Quaresima è eliminare ciò che è superfluo, ciò che è “in più”, in vari aspetti quotidiani della vita, nel cibo, nel parlare, lasciando posto a più essenzialità, più silenzio, più ascolto, più preghiera.
   Quaresima è invito ad investire le nostre energie fisiche e mentali, più del solito, nell’amore del prossimo con atti di empatia e carità, nella beneficienza con i ricavi delle proprie rinunce durante questo periodo – meno cibo per la purificazione del nostro corpo più cibo per i bisognosi – nel tempo maggiore dedicato alla lettura di testi religiosi e alla meditazione con la rinuncia alla visione della televisione ed agli incontri mondani – infatti stando alle regole della chiesa ortodossa questo è un periodo che ricorda le sofferenze di Cristo e quindi non appropriate alle feste che sono vietate, come anche matrimoni e battesimi.

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Scriitorului nostru de suflet, La Mulți Ani

L-am admirat în zilele interviului de la Paris, unde am avut bucuria să-l întâlnesc pentru întâia oară: un om așezat, de o eleganță fără timp, pe care-l puteai cu ușurință confunda cu o elită intelectuală pariziană, dacă Parisul încă se mai poate lăuda cu așa ceva. L-am ascultat cu bucurie și recunoștință narând curiozități despre monumentele pariziene, pe care le vedeam pentru întâia oară, amestecate cu amintiri despre istoria țării noastre, mici anecdote ale drumului său literar, povești despre oameni și despre locuri. Nu te mai săturai să-l asculți. Atunci mi-am dat seama întâia oară cât de mult avea nevoie să fie ascultat. Iar când îi vorbeai despre cărțile și personajele lui, i se aprindea o scânteie în ochi, de parcă i-ai fi adus acolo, la masă lângă el, ființe dragi rămase în urmă.

M-am întors acasă cu o lecție de viață care până în ziua de astăzi ține cald sufletului meu, dar și cu o dorință înverșunată de a pune o cărămidă, oricât de mică, la temelia unui templu atât de meritat, dedicat operei acestui scriitor.
Așa s-a născut hotărârea de a traduce în italiană romanul ”Dimineața unui miracol”, de care mă bucur ca de o binecuvântare, pentru că am învățat atât de multe lucrând la această traducere. A fost, pentru mine, o lecție de literatură din cele fără timp și fără moarte, care nu se pleacă la meschinăriile modelor și canoanelor, clasică prin excelență, dacă prin clasic încă mai înțelegem valoare universală dincolo de timpuri, așezată pe drept în rafturile ideale ale celor care au contribuit la formarea sufletului nostru ca națiune.

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Per la Giornata Internazionale della Donna, la scrittrice Ingrid Beatrice Coman Prodan lancia il libro “Badante pentru totdeauna” (Badante per sempre) sul mercato editoriale romeno

Le iniziative romene per promuovere i diritti delle donne, non solo nella Giornata internazionale della Donna perché non basta più un solo giorno, sono molte ogni anno ed uno di questi eventi è stata la promozione on line del libro “Badante pentru totdeauna” (Badante per sempre), della scrittrice Ingrid Beatrice Coman Prodan, che ha scelto questo giorno speciale per le donne, per onorarle ancora più di quanto ha fatto fino adesso, con le parole, con la scrittura e con i fatti. La sua scrittura, simbolica, metaforica, intima, si rivolge principalmente al mondo femminile, che grazie alla sua naturale ed abbondante empatia si immedesima in ognuna di loro, le ascolta con pazienza, soffre e ride insieme, punta i riflettori su quelle invisibili agli occhi della società e valorizza il loro operato sminuito spesso.

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La Romania è Donna. Un’ambasciatrice, una scrittrice, una senatrice ed un’esperta d’arte

Insieme a quattro invitate speciali, la produttrice e moderatrice Mihaela Crăciun della Televisione Romena Internazionale, ha portato nello studio il dibattito dal titolo “L’uguaglianza di genere – un modo nuovo di essere”, come opportunità di riflessione sul progresso ottenuto dal movimento per i diritti delle donne, ma anche un richiamo per la continuazione della lotta contro la discriminazione e la violenza sulle donne. Quattro donne, quattro personalità, quattro modelli, la stessa visione: le donne sono più capaci di quanto si è creduto per molto tempo ed è giusto avere l’opportunità di dimostrarlo. La donna che si prende cura di noi a casa, nel nostro Paese, parla a nome di tutti e trova soluzioni per la sicurezza e lo sviluppo della comunità, impersona la forza della politica. La donna che si prende cura di noi all’Estero, che trasmette i nostri valori e ci rappresenta come comunità, ci difende e ci esalta, personificazione della forza della diplomazia.

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Felice “Mărțișor” e una bella Primavera!

L’appuntamento annuale del tradizionale Festival di Primavera in bianco e rosso si è svolto sabato, 27 febbraio e quest’anno per la prima volta, costretti dal periodo più buio dei nostri tempi a rimanere distanti, ci siamo ritrovati davanti agli schermi dei propri computer, pur di non rinunciare all’emozione della condivisione e del divertimento all’interno delle comunità che festeggiano insieme il 1 Marzo la Festa della Primavera.Alla fine, la forza di volontà e l’amore per le tradizioni che ci definiscono come nazione, hanno vinto e ci siamo addatati ai nuovi modi di comunicazione on line e al nuovo metodo di stare insieme. Ovviamente non è la stessa cosa, le percezioni sono attutite, le emozioni tardate in funzione del segnale wi fi, i gesti rallentati, intoppi di audio e tutto un po’ irreale. Ma alla fine della puntata on line, dopo presentazioni, dimostrazioni, emozioni – abbiamo raccontato, riso, cantato e ballato, ci siamo scambiati gli auguri di Felice Mărțișor e Una bella Primavera, nella lingua madre – bulgaro, romeno, moldavo – e nella lingua di adozione – italiano, il successo è stato garantito dall’impegno passionale degli organizzatori e di tutti i partecipanti, in più dimostrato dalle oltre 3000 visualizzazioni su facebook!

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    Romania Magica – La Valle delle Fate

Vivere in prima persona un luogo fatato è tutt’altra cosa che guardare le centinaia di fotografie che pullulano in rete ormai da qualche anno postate da migliaia di turisti incuriositi da questo luogo unico. Nonostante la varietà di leggende e fiabe folcloristiche romene con protagonisti fate, nani, streghe, re e regine, nessuno si aspetterebbe di trovare davvero una casa delle fate in mezzo ai boschi ai piedi dei Carpați (a 40 km da Sibiu, nelle vicinanze del comune di Porumbacu). Ti accorgi subito, appena imbocchi il sentiero nascosto alla vista dei passanti ignari dell’esistenza di questo posto remoto, che l’aria che respiri è diversa, come se fossi entrato in un’altra dimensione del tempo, un universo immaginario che abbiamo tutti sognato da bambini che procura un senso di spaesamento, tutto qui ha mantenuto la sua autenticità, lontano dalla frenesia della vita di città. Angoli così belli da sembrare quasi un cliché, ognuno dei quali offre un’immagine da cartolina. Un luogo che assomiglia ad un set cinematografico per la sua grande bellezza naturale ed un punto di partenza ideale per spettacolari escursioni e scalate dei Monti Făgăraș, tra cui le mete Punta Negoiu, il lago glaciale Călțun, la cascata Șerbota.

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21 febbraio. La Giornata internazionale della lingua madre

Nel 2016 una risoluzione dell’ONU rafforzò anche il motivo per cui la giornata è stata istituita spiegando che è necessario “promuovere la conservazione e la salvaguardia di tutte le lingue usate dalle popolazioni del mondo”.
Esistono 7000 lingue parlate sulla terra, ma più della metà è a rischio di estinzione per via della globalizzazione, insieme a loro scomparendo anche il patrimonio culturale ricco di usanze tradizionali.

Ed in questo giorno di festa, ognuno per la propria lingua, che tutti percepiamo meglio l’importanza del proprio idioma e la grande valenza culturale che la propria lingua ha nel paese in cui si vive.

I romeni e gli italiani hanno un passato comune di emigrazione ed immigrazione e quindi uno scambio culturale e linguistico continuo. In Italia esiste una minoranza romena ed in Romania una minoranza italiana, infatti le associazioni italo-romene e romeno-italiane sono numerose in ogni aspetto sociale. La lista della personalità rumene di origine italiana sarebbe lunga da elencare: attori, scrittori, registi, giornalisti, medici, cantanti, tutti professionalmente molto apprezzati e spesso presenti in prima persona nella difesa della comunità rumena in Italia

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145 anni di Brâncuși e di arte infinita

145 anni di Brancusi perché quest’anno la Romania celebra 145 anni dalla nascita dello scultore romeno più famoso al mondo e autore prolifico di sculture moderne cariche di simboli e spiritualità arcaica della sua terra romena.
Tutti i romeni, e non solo, conoscono bene Brancusi e tutti abbiamo conoscenze sia scolastiche sia da letture private dei dettagli delle sue opere e della sua vita, in parte romena, in parte francese. Non sempre però ci ricordiamo di metterlo nell’elenco delle personalità romene famose quando qualche straniero ci chiede di parlargli della nostra terra, privilegiando gli scrittori, i poeti e gli sportivi.

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  C’era una volta una festa, si chiamava Dragobete

C’era una festa dedicata all’amore, in tutte le sue varietà e per tutte le forme di vita: uomini, animali, insetti e vegetali. E in quel giorno speciale, tutto l’universo si risvegliava dopo una lunga pausa di riposo invernale. La luce del sole tornava ad essere più forte e più calda, riusciva a sciogliere un po’ di neve, abbastanza da aiutare i piccolissimi bucaneve a sbucare finalmente, e a rendere vivace il verde crudo dei primi vegetali primaverili. Gli uccelli riprendevano a canticchiare timidamente e a volare brevemente da un ramo ad altro, già pronti a pensare alla prossima nidiata. Gli insetti spuntavano per metà dalle tane annusando con le antenne l’aria di festa e si promettevano di sgusciare completamente magari in tarda mattinata a festa già iniziata. Poi gli animali, sorpresi dalla ripresa improvvisa della natura, esploravano l’ambiente con cauzione e tra la scoperta di una macchia d’erba fresca e il grande traffico di un formicaio, giocavano spensierati, divertendosi come bambini a rincorrersi e mordendosi leggermente, la loro dimostrazione di affetto. Ma la festa, per gli uomini, era di un’importanza fondamentale perché in quel giorno seminavano tanto amore da farlo durare tutto l’anno, infatti dicevano che chi non festeggiava tutto il giorno sarebbe rimasto tutto il resto dell’anno infelice e solo.

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Evento online. Giornata della Cultura Romena a Milano: Dai classici alla letteratura contemporanea: un incontro sugli scrittori romeni in italiano

È stato un anno difficile: l’arte, la cultura si è ritrovata costretta a restare sospesa, a reinventarsi, a resistere. Noi, di Rediviva Edizioni, abbiamo voluto trasformare queste parole chiave nel motore di un incontro che celebri la capacità della cultura di assorbire un urto senza distruggersi, da qui «Cultura resiliente. Dai classici alla letteratura contemporanea: un incontro sugli scrittori romeni in italiano». L’incontro si terrà venerdì 15 gennaio, in occasione della Giornata Nazionale della Cultura romena, dalle 20.30.

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“Colinde”, canti natalizi romeni scelti e tradotti da Ida Garzonio, edizioni Dario Memo, 1966

Le colinde sono canti natalizi popo­lari romeni. Il nome, che sulle prime ci pare esotico e strano, è derivato dal latino calendae, nel quale le vocali, per influsso dell’antico bulgaro, hanno cambiato colorazione. Ciò sta a ricordarci che la festività natalizia anticamente coincise e a poco a poco sostituì le feste pagane del solstizio invernale. Per questo non ci si meraviglierà se accanto alle immagini tradizionali del Nata­le troveremo immagini primaverili o comunque legate alla terra, alla natura. Le colinde vengono cantate da pic­coli gruppi di fanciulli o giovani che hanno preparato nelle sagrestie delle chiese di campagna o nei fienili più isolati il loro repertorio e che la sera della vigilia si recano di casa in casa con una stella di carta trasparente illuminata all’interno da un lucignolo. Essi bus­sano alle porte o lanciano un richiamo dalla finestra e iniziano a cantare:

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Pagini de istorie românească în Italia: Legiunea Voluntarilor Români din Italia 1918

O pagină frumoasă de istorie din lupta românilor pentru Reîntregire o reprezintă înființarea în mod oficial la 15 octombrie 1918, a Legiunii Române din Italia, constituită din ofițeri şi soldați de etnie română, proveniți din fostul Imperiu Austro-Ungar, aflați pe teritoriul Italiei în calitate de prizonieri de război luați de armata italiană în luptele duse cu armata austro-ungară. Această inițiativă a fost rezultatul unui efort diplomatic şi politic fără precedent, în special în anii 1917 și 1918, desfășurat în principal în cancelariile occidentale, la Londra, Roma şi Paris. Această unitate s-a constituit din voluntarii de naționalitate română selectați din rândul prizonierilor de război austro-ungari care au ajuns pe teritoriul italian. Legiune constituită cu scopul de a lupta, de această dată, împotriva imperiului austro-ungar, alături de armata italiană. Italia și România au avut în pragul și în prima fază a Primului Război Mondial o politică externă similară în mai multe aspecte. Ambele țări la începutul războiului făceau parte dintr-o alianță care s-a dovedit un obstacol pe drumul împlinirii dezideratelor naționale. În aprilie 1915, Italia a semnat la Londra un tratat secret cu Anglia, Franţa şi Rusia. Tratatul ceda Italiei o porțiune însemnată din teritoriul Austriei în schimbul intrării sale în război de partea Aliaţilor. Pe 23 martie, Italia declara război Austro-Ungariei. De-abia un an mai târziu (august 1916) avea să declare război şi Germaniei. Regatul României dupã doi ani de neutralitate a pãrãsit Puterile Centrale și s-a aliat la 4/17 august 1916 Antantei, prin semnarea cu aceasta a convențiilor politice și militare.

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“LA SECONDA ROMANIA” sei anni di programmi televisivi dedicati a chi promuove la Romania nel mondo

Ogni giovedì sera, esponenti attivi delle comunità romene della diaspora, ovvero personalità del mondo dell’arte, della letteratura, dello sport o degli affari, condividono con il pubblico i loro progetti, eventi, sulle loro partecipazioni internazionali, sui legami culturali e artistici con la Romania, ma anche sugli incontri dell’anima con compatrioti provenienti da diverse parti del mondo.

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 Rediviva a Bookcity Milano 11-15 novembre 2020

Nel programma Rediviva ha scelto di presentare due libri recentemente usciti presso la Collana Quaderni Romeni: “Romania. Un viaggio nella memoria. Paesaggi e figure. 1957-1967 un decennio difficile” di IDA GARZONIO e LA CIULEANDRA di Liviu Rebreanu tradotto in romeno di Alina Monica Turlea e Alessio Colarizi Graziani, due libri che arricchiscono la conoscenza della letteratura e poesia romena in Italia. 

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Un lockdown morale? di Armando SANTARELLI

Ma possiamo fare molto di più: estendere ad altri la fiducia, l’ottimismo, la voglia di resistere. Oggi più che mai vale l’affermazione di Peter Handke, Premio Nobel per la Letteratura nel 2019, che ci invita a “contagiare benevolmente la gente”. Di sicuro riusciremo meglio in questo compito con un semplice esercizio di memoria, quella dei nostri nonni e delle tremende sofferenze che patirono durante le Guerre Mondiali, quella dei campi di concentramento, quella di chi è vittima di malattie devastanti, quella di chi, a causa di disastri naturali, è rimasto senza casa e senza lavoro, quella di chi vive in condizioni di semi schiavitù, o di chi è in carcere per aver espresso un pensiero diverso da quello del despota di turno. Ecco, tenendo a mente questi terribili traumi, e lavorando sul buon senso, potremo evitare il lockdown morale, e scoprire che proprio la strana realtà di oggi può rivelarci le nostre autentiche qualità e il valore del prossimo.
                                                                                                 

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